Mi racconto! La mia intervista per “Una mamma psicologa”
intervista alessia pellegrini

Un regalo inaspettato!
A quasi un anno di apertura dal blog, Rosaria Uglietti mi ospita e mi racconta sul suo blog “Una mamma psicologa”

Rosaria Uglietti si definisce “psicologa e mamma“. Il suo blog, “Una mamma psicologa“, è un concentrato di informazioni ed empatia, rivolto a tutte quelle mamme, a tutte quelle donne che cercano una voce amica e competente in ambito genitoriale, e non solo!

Sono stata contattata da Rosaria su facebook. Al suo “Posso farti un intervista per il mio blog?” sono rimasta molto sorpresa!
Ero un groviglio di emozione, paura e anche incredulità. Intervistarmi? E per quale merito?

Io seguo molto il tuo blog e mi piace molto il tuo rapporto con la scrittura, sembra quasi terapeutico (nel senso che ti fa stare bene) e poi sei fresca quando scrivi

La scrittura come (auto)terapia… avevo sempre sospettato di essere un caso interessante da studiare! ;D

Ne ho parlato anche qui sul blog: Come superare la tristezza tramite la scrittura

E il video legato al post è tutt’ora uno dei più visualizzati sul mio canale Youtube dedicato ad autostima, crescita, dubbi e paure.

Ma essere contattata da una donna competente e disponibile come Rosaria, psicologa di professione, mi ha molto colpita e, devo dire, molto aiutata.
Tramite le sue domande gentili e non invasive, Rosaria mi ha fatto esprimere il mio amore per la scrittura, il benessere che me ne deriva, sviscerando i miei ricordi in un tour completo dall’infanzia a oggi
Ammetto che è stato un po’ doloroso all’inizio, ma molto liberatorio!

Se volete, potete leggere la mia intervista sul suo blog qui

Esprimersi fa bene. E, in fondo, di cosa abbiamo paura?

La paura del giudizio degli altri ci è sempre di grande freno. Per chi, come me, è, in più, alquanto permeabile alle turbolenze esterne, diventa davvero difficile ritrovare la propria flebile voce in mezzo a tutte le altre urlanti.
E poi, anche quando la si trova, non è scontato darle ascolto. A volte preferiamo accantonarla in un cantuccio buio, darle da mangiare ogni tanto alla sera, quando nessuno ci vede, e fare finta che non esista.
Ma lei si sente sempre più sola e cade in depressione.
Perché facciamo un simile torto alla persona più fidata e che non ci tradirebbe mai, ovvero noi stessi? 

Il rammarico che proveremmo nel sentirci feriti e incompresi è meno violento del dolore di reprimerci. 

È per questo che io voglio parlarne. Perché so quanto faccia male ignorare il nostro istinto, mettere a tacere vocazioni e passioni e convincerci di voler vivere una vita normale.

Non fare questo sport! Non è adatto a una femmina!

Non aprire quel canale Youtube! Che penserebbe di te la gente?

Non frequentare quelle persone. Hanno qualcosa che non va…

Non aprirti alle persone che non conosci. E se poi ti feriscono?

Non cominciare mille cose! Se poi ti vengono a noia?

E così passiamo la vita ad aspettare di trovare qualcosa che sia normale, socialmente accettato, magari “figo”, riconosciuto come credito formativo, esperienza da CV, eletto reginetto dell’anno al comitato dei genitori perbenisti
E nel frattempo il tempo scorre e noi ci rendiamo conto che qualcosa manca, che un pezzo del puzzle si è perso, che per noi il quadro generale è monco di una sua parte pulsante e vitale. 
Ma agli altri sembra giusto così… e allora che fare? 

Allora io voglio lasciare urlare la mia voce fuori dal coro. Dire con fierezza che non è importante ciò che credono gli altri, ma ciò a cui diamo valore. Che ognuno può trovare la propria strada nel bosco, al di fuori del sentiero, e che non per forza verrà sbranato. In cappuccetto rosso, mica vince il lupo! 
Dobbiamo lasciare libere di fluire le nostre passioni, le nostre attitudini, letture, attività, creazioni: tutto ciò che di strano-ordinario ci pulsa nel petto e scalpita per uscire fuori e mostrarsi al mondo. 

Non è forse l’anomalia l’essenza dell’unicità? 

Allora anche oggi scegliamo di essere unici; scegliamo di essere felici!


Grazie ancora a Rosaria per la bellissima opportunità che mi ha concesso!
E grazie a tu che hai letto fino in fondo queste mie parole. Se ti va di lasciarmi un tuo pensiero o parere qui sotto, mi farebbe molto piacere. 

Un abbraccio!

Alessia

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