Cosa c’è nella mia agenda? Non ci interessa!
Orari, appuntamenti dall’estetista, libri da riconsegnare in biblioteca?
Niente di tutto ciò in quello che c’è nella mia agenda. Vabbè ovvio, qualche orario e appuntamento c’è, sennò non sarebbe un’agenda, ma dall’estetista non ci vado e i libri in biblioteca non li riconsegn… ehm ok, li riconsegno sempre purtroppo (anche se preferirei tenerli per sempre con me!).
Oggi però vorrei parlarvi di quello che c’è nella mia agenda per un motivo ben preciso. Parliamo ancora una volta di trovare ispirazione per scrivere o, in generale, trovare ispirazione per creare.
Ogni attività artistica ha bisogno di tempo per maturare: i pensieri devono schiudersi, l’idea deve brillare di luce propria.
Quindi quando guardiamo fuori dalla finestra con gli occhi sgranati e la bocca aperta, no, non stiamo progettando di trasferirci alle Bahamas, ma stiamo creando. (Oppure, a volte, stiamo progettando di trasferirci alle Bahamas).
Il punto non sta qui! Sta qui -> .
Il punto è che a volte pensiamo di essere bloccati, di non riuscire a trovare l’ispirazione o l’idea giusta. Siamo sterili, prosciugati, vuoti di creatività.
Eppure sappiamo bene che c’è sempre il modo di trovare ispirazione anche dalle cose più semplici. Tutto può fornirci materiale utile, se sappiamo guardarlo con occhi pronti a recepire gli stimoli.
Allora oggi voglio fare uno strappo alla regola non scritta, che recita
Non svelare la tua vita privata sul web, là dove questa mostri chiaramente che sei una persona normale e non un mostro di intelligenza, stile, organizzazione e precisione.
Faccio uno strappo alla regola e vi mostro cosa c’è nella mia agenda (anzi, nel mio quadernino delle idee), senza filtri, senza mezze misure, cercando come sempre di trarre da tante piccole cose contingenti dei trucchi per trovare l’ispirazione per scrivere e per creare.
Cosa c’è nella mia agenda – quadernino delle idee
- Bibliografia per la tesi di laurea magistrale. Per chi non lo sapesse, mi sto laureando in Italianistica all’Università di Pisa e, benché scriva molto al computer, per la tesi gli appunti cartacei sono per me molto importanti.
In generale, scrivere a mano, su un quadernino o un’agenda, può aiutarci a trovare ispirazione per creare, o dare una forma più definita ai nostri pensieri. A me succede così: l’atto di impugnare un lapis o una penna mette in moto il mio cervello. Succede anche a voi? Provate! - Appunti e pensieri sparsi. A volte capita di soffermarsi su un’idea, uno spunto che vorremmo sviluppare, ma che proprio non sembra voler progredire nella nostra testa. Come fare? Semplice, segnatelo sull’agenda e lasciatelo riposare, come l’impasto della pizza, finché non raddoppia di volume.
Intanto, andate alla pagina dell’agenda dedicata ai vostri pensieri sparsi e rileggetevi i “vecchi spunti“. Potreste scoprire che qualcuno è ormai pronto a spiccare il volo! Prendetevene cura. - Formule di goniometria. Ehm, sì, avete capito bene: seno coseno e cotangente trovano spazio in quello che c’è nella mia agenda.
No, tranquilli, non ho una sfrenata passione per le funzioni goniometriche, ma semplicemente a volte aiuto qualche ragazzo nello studio e quindi può capitare di tutto: italiano, storia, latino, ma anche matematica, fisica, biologia. La varietà delle materie rende l’apprendimento stimolante!
Così da questa strana caratteristica della mia agenda possiamo dedurre che l’ispirazione a volte giunge da campi di sapere inaspettati.
Come indicava il post di Gioia Gottini: Cerca ispirazione lontana da casa, in altri contesti e settori.
Ad esempio io a volte trovo ispirazione per scrivere da leggi della fisica (sì, più o meno!).Ma la goniometria indica anche un altro aspetto del trovare ispirazione: spesso lo spunto arriva proprio quando facciamo altro.
Se mi metto davanti a una pagina bianca, buio totale.
Devo lavorare o studiare? Ecco che l’idea fa capolino nei miei pensieri, a disturbare e deconcentrarmi, ma si sa: le idee fanno così!
In ultimo, c’è da dire una cosa ovvia, ma che a volte tanto ovvia non è: tra quello che c’è nella mia agenda, troviamo pagine e pagine bianche.
Pagine bianche nuove, che aspettano di essere scritte e sembrano dirci speranzose: “C’è tanto tempo, c’è tanta strada da fare!“.
E pagine bianche vecchie, quelle passate che ormai sono piene di frasi, pensieri, formule, esercizi.
Anche queste pagine “usate” possono darci un insegnamento importante: guarda nel tuo passato, guarda ciò che sei già riuscito a fare e tutti i problemi che hai già risolto.
Non demordere, non scoraggiarti, continua a guardare fuori dalla finestra con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
E, quando proprio non trovi ispirazione, almeno progetta di trasferirti alle Bahamas!