Come costruire un personaggio ben riuscito: la famiglia del Mulino
come costruire un personaggio di romanzo di successo

Come costruire un personaggio di successo, ispirandosi al nuovo spot del Mulino Bianco

Avete presente Emma, la figlia di Banderas?
Giovane, vitale, riccioluta nuova fornaia dello spot della Mulino Bianco, a cui l’amorevole Antonio ha ceduto la sua attività, forse per andare in meritata pensione, insieme alla fedele gallina Rosita.
Adesso a gestire il Mulino, tenendo alta la “qualità” di dolci e biscottini, ci sono Emma (alias Nicole Grimaudo) e il suo fidanzato/maritino Giovanni (Giorgio Pasotti).

come costruire un personaggio

Che cosa c’entrano questi due nuovi personaggi del mondo pubblicitario con la questione su come costruire un personaggio di successo?

Innanzitutto: da che cosa capiamo che Emma e Giovanni sono personaggi ben riusciti?
Vi propongo almeno 3 motivi.

  1. Hanno caratteristiche ben definite. Emma è vitale, iperproduttiva, appassionata al suo lavoro e un po’ pignola. (Ah, e sul suo forno non cala mai il sole!). Se questo personaggio suscita in tutti noi spettatori la sensazione di “conoscerlo da sempre”, allora significa che esso è ben costruito. Lo capiamo da poche sue battute, dal suo atteggiamento e dal suo aspetto (capelli sciolti ricci, ribelli, tirati indietro con semplicità e senso dell’ordine).
  2. Hanno comportamenti tipici ricorrenti. La figlia di Banderas, per esempio, cucina sempre biscottini fragranti all’alba. Giovanni la raggiunge dopo, giusto il tempo di un abbraccio (vero o friabile) e scappa via.
    In queste nuove pubblicità della Mulino Bianco, infatti, abbiamo imparato una cosa in più su di lui: è un ritardatario con la testa un po’ tra le nuvole e tra le sue doti c’è quella di sparire all’improvviso. Dote a cui la mogliettina reagisce con una rassegnata e comprensiva alzata di spalle.
  3. Suscitano emozioni e reazioni. A me -devo ammetterlo- i figli di Banderas, eredi del Mulino, suscitano parecchia antipatia!
    Il vecchio Antonio, un po’ svampito e padre di tutti, mi stava molto più simpatico. Tuttavia, qualsiasi sia la reazione che Emma e compagno provocano in noi, l’importante è proprio questo: la reazione.
    Non siamo indifferenti di fronte alle loro scenette di produzione dolciaria quotidiana: li possiamo odiare, invidiare, compatire, deridere, insultare, ma di sicuro non riusciamo a ignorarli.

Come costruire un personaggio ben riuscito

1) Definizione

Da queste tre caratteristiche, possiamo capire che nel costruire un personaggio di successo la parola chiave è “definizione”.
Ognuno di noi è composto da una miriade di sfaccettature caratteriali, tuttavia ci sono sempre degli elementi dominanti.
Io, per esempio, sono piuttosto emotiva, diligente e fantasiosa (tralasciando per privacy le caratteristiche negative).
Anche nel costruire un personaggio dobbiamo considerare quali siano i lati della sua personalità più forti, che lo guidano nelle sue azioni all’interno della storia.

ESERCIZIO 1:

Per capire se il personaggio da voi ideato è ben “definito”, provate a descriverlo con 3 aggettivi
Dovete trovarne almeno 3 e non più di 3, poiché dovranno far capire, da sole, le sue qualità peculiari. 
Se un personaggio è costruito davvero bene, questi 3 lati del suo carattere dovranno balenare immediatamente anche nella mente dei lettori. 
Pensate a Renzo e Lucia dei Promessi Sposi: non vi vengono subito in mente i loro tratti essenziali?


2) Scoprire il personaggio a poco a poco

Un altro aspetto di un personaggio ben strutturato è la possibilità data al lettore (o allo spettatore) di scoprirlo a poco a poco.
Questa tecnica di costruzione dei personaggi non è vincolata dalla forma breve o lunga del nostro testo. Anche in un breve racconto, o in un episodio di serie tv, il personaggio ben riuscito riesce a farci capire qualcosa di sé, a poco a poco, tramite tutto l’insieme della sua personalità. Contano le sue parole, ma anche e soprattutto il suo modo di agire.
Le azioni sono fondamentali ed è da queste che possiamo riconoscere i personaggi.
Pensiamo, ad esempio, a Jessica Fletcher, la celebre scrittrice di gialli della “Signora in Giallo“.
In ogni puntata sono rimarcati i lati principali del suo carattere: brillante, curiosa, leale.
Lo capiamo proprio dalle sue azioni: ficca sempre il naso dove non deve, rimarca a parole la volontà di tenere alto l’onore di un vecchio amico ingiustamente accusato, va sempre a trovare il tenente di turno, anche quando viene malamente cacciata.

ESERCIZIO 2

Una volta individuate le 3 caratteristiche principali del vostro personaggio dall’esercizio precedente, provate ora ad associare a ognuna di essere un’azione che permetta al lettore di comprenderla.
Esempio:
– Caratteristica di Lucia: è devota
– Azione di fronte all’imprevisto: pregare, piangere

Pensate dunque a tre situazioni in cui il vostro personaggio ben riuscito mette in gioco, una per volta, le sue qualità, dando modo al lettore di scoprirlo a poco a poco.


3) Iterazione e coerenza

Il terzo punto su come costruire un personaggio di successo riguarda appunto l’iterazione, ovvero la ripetizione, delle sue caratteristiche, all’interno della storia. Non basterà che Lucia pianga una sola volta, ma dovrà farlo ogni qual volta il suo carattere lo richieda.
C’è spazio ovviamente per l’evoluzione del personaggio, ma quei tre punti cardine dovrebbero rimanere invariati.
Così la signora Fletcher non smetterà mai di essere curiosa e, di fronte all’ennesimo delitto, ficcherà il naso sulla scena dell’omicidio inevitabilmente.

Questo punto è importante per due motivi: da una parte permette al lettore di penetrare sempre più a fondo nel personaggio, imparando a conoscerlo, proprio come avviene tra persone “reali”. Proprio dal suo continuo sparire, abbiamo imparato a comprendere meglio il maritino Giovanni nello spot del Mulino Bianco.

Dall’altra parte, l’iterazione del modo di comportarsi dà al personaggio coerenza. 
È per questo che a volte, quando troviamo un personaggio dei libri o dei film che ormai conosciamo, sappiamo già come si comporterà in quella situazione. I nostri protagonisti, se ben costruiti, dovranno a un certo punto guidarci nella storia, rimanendo fedeli a se stessi. 

La coerenza del personaggio è ciò che permette al lettore di avere una reazione (positiva o negativa) di fronte ai suoi comportamenti.

ESERCIZIO 3

Sia nella revisione di un testo già scritto, sia quando iniziamo a comporre una nuova storia, teniamo quindi a mente questi 3 passaggi:
1) Definizione di 3 caratteristiche principali
2) Svelare una a una le qualità del personaggio attraverso un’azione specifica
3) Far comportare il personaggio sempre nello stesso modo
Per questo terzo punto, la domanda da farsi, quando ci troviamo di fronte a una nuova scena del romanzo o racconto che stiamo scrivendo, sarà: 

Come si comporterebbe Giovanni?

Se è un ritardatario con la testa tra le nuvole, molto probabilmente sparirà via. 
E Lucia? Molto probabilmente pregherà. 
Inserite le indispensabili variazioni, ma fate rimanere i vostri personaggi sempre fedeli a loro stessi. 

Conclusioni:

Questi sono dunque i miei tre suggerimenti su come costruire un personaggio di successo, prendendo spunto dai nuovi protagonisti della pubblicità del Mulino Bianco, che sono solo un piccolo esempio. 
Penso che sia possibile trovare ispirazione per scrivere in ogni piccola cosa, compresa una famiglia televisiva un po’ inverosimile e irritante.

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