Come combattere l’Ansia: esci dalla Fortezza
combattere ansia e depressione

Come combattere l’ansia? Da dove deriva e perché ti assale anche quando non vorresti?

Cara Primavera,

prima di partire, una nota importantissima: se ti senti ansiosa o depressa e questi stati d’ansia rischiano di compromettere la tua vita e il rapporto con te stessa e gli altri, chiedi aiuto.
Non alla mamma, non alla migliore amica, ma a un professionista qualificato in grado di consigliarti il percorso per curare l’ansia più giusto per te.
D’accordo?
Bene, adesso possiamo cominciare.

Provi spesso ansia e stress? Vuoi combattere l’ansia da prestazione o patologica, ma ti senti ingabbiata?

So bene cosa si prova, ci sono passata anch’io.
Vedi, prima di affrontare il mio personale percorso di crescita personale, che mi ha portato a liberarmi di ansia e paure, ero “bloccata” dentro una gabbia molto stretta.
Avevo paura di espormi, di dire la mia opinione alle riunioni tra colleghi, di affermare le mie idee contro i miei genitori.
Poi, durante l’emergenza della Pandemia, le cose sono peggiorate ancora di più…

Te lo racconto in questo articolo: Stati d’ansia, sintomi e rimedi

Solo una volta uscita dalla “gabbia dell’ansia” ho scoperto una cosa sconcertante.

Prima di uscire dalla gabbia, io mi ero innamorata del mio stato d’ansia.

Sindrome di Stoccolma, che porta a innamorarsi del proprio carceriere?
Io preferisco definirla in modo più personale, con il termine “Sindrome della Fortezza“.

La Fortezza a cui mi riferisco è quella che Dino Buzzati descrivere nel romanzo “Il deserto dei Tartari”. 

La Fortezza è un luogo di confine, messa a protezione per difendersi dai leggendari Tartari, che tutti temono ma che nessuno ha mai visto.
È una sorta di caserma dove i giovani vengono mandati obbligatoriamente. Qui vivono nella scarsità, con rigore da soldati, nella solitudine e nel silenzio.
Tutti i giovani entrano pieni di vigore, con un’unica grande voglia: quella di andarsene appena ne avranno occasione.

Poi, però, il tempo passa e tutti – nessuno escluso – finiscono per “affezionarsi” alla vita solitaria della Fortezza. E, alla fine, al momento di partire per rientrare a casa, scoprono che non vogliono andarsene più…

Ok Alessia, sei un amore a raccontarmi questa storia. Ma che c’entra con i rimedi contro l’ansia e la depressione?

Seguimi: c’è un tassello fondamentale in questa storia.
Forse lo hai già capito.
È quella sorta di “affetto” che i detenuti iniziano a provare nei confronti della propria prigione.

Giorno dopo giorno, i soldati prendono familiarità con quello stato di prigionia, quella vita spartana e sempre uguale, prevedibile ma, in qualche modo, rassicurante.

Sanno cosa aspettarsi, sanno come muoversi, conoscono ogni cosa. E soprattutto non devono pensare: sono liberi dall’ansia della scelta. Seguono le regole della caserma e agiscono come burattini obbedienti.
Svilente?
Puoi dirlo forte.
Però, se ci pensi, è dannatamente vero!

Quante volte rimaniamo in situazioni “scomode”, che non ci piacciono, perché abbiamo paura di cambiare? Paura di avventurarci in qualcosa di nuovo e sconosciuto?

Può essere una relazione in cui non ci sentiamo più a nostro agio, un nuovo lavoro, una nuova facoltà, o qualsiasi altro “salto nel buio” in cui “sai ciò che lasci ma non sai ciò che trovi”.
Può essere anche uno stato d’ansia.

Hai capito bene: è possibile “innamorarsi” della propria ansia. Anche se pensi di odiarla, anche se pensi che sia il tuo peggior nemico.

Puoi iniziare a identificarti con una persona ansiosa.
Iniziare ad avere paura della paura.
A sentirti triste a causa dell’ansia, sì, ma anche “protetta”, confortata dal fatto di essere amiche di vecchia data.

E sai qual è la conseguenza?
Che inconsciamente tu non vuoi più liberarti della tua ansia. 
Dici di volertene sbarazzare, di cercare la felicità, di voler stare meglio e ritrovare pace e serenità.
Ma la tua mente inconscia – sotto sotto nelle profondità degli abissi – non è dello stesso parere.
E se l’inconscio non collabora, beh… sei nei pasticci!

La buona notizia? Puoi guarire dall’ansia, ma prima devi VOLERLO davvero

Se ami un uomo ma lui alza le mani su di te, devi lasciarlo.
Lo so, è un esempio forte, ma voglio che ti sia chiaro:

Anche se hai imparato a conoscere l’ansia e ti accompagna da molto tempo, sappi che devi liberartene. Sarai diversa, sì, ma sarai sempre te stessa.
La tua essenza più vera non sarà intaccata, ma anzi sarà LIBERATA.

Ti sentirai rigenerata, libera, in controllo della tua vita. 
Questo è quello che insegno alle mie Primavere nei corsi di crescita personale che preparo appositamente per fiori smarriti come te.

  • Per riscoprire le meraviglie che hai dentro.
  • Per ripulire la “gemma grezza” che sei e tornare a brillare.
  • Per vedere con i tuoi occhi il fiore meraviglioso che sei.

L’ansia è solo un indumento logoro da prendere e buttare via.
Sei pronta a ri-scoprire la vera te?

Se hai voglia di iniziare a fare sul serio e riprenderti la responsabilità della tua felicità, iscriviti al webinar GRATUITO per ritrovare fiducia in te. Qui ti svelo il mio metodo in 4 passaggi che mi ha permesso di uscire dalla fortezza dell’ansia e sbloccare l’accesso a una vita straordinaria.

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Ci vediamo dentro!

 

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