C’era una volta… spunti fiabeschi di comunicazione digitale
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Spunti di comunicazione digitale fiabeschi: buone norme di Galateo online, prese in prestito dalle storie della tradizione

Preambolo: una breve storia triste 

Lungo il tragitto in treno per andare all’Università, ho fatto spesso incontri singolari.
Del resto, di solito sono proprio questi tipi bizzarri ad attirare in particolar modo la mia attenzione e spesso si rivelano molto loquaci e desiderosi di parlare con me!

Questo forse dovrebbe darmi da pensare, ma non importa…

Questa mattina, però, mi è tornato in mente uno degli incontri più fortunati, un “ragazzo del treno” davvero unico nel suo genere: un dottorando di ingegneria con la capacità di parlare ininterrottamente per 40 minuti di edilizia, rotonde, convenienza di percorsi autostradali che differiscono tra loro di almeno 1 euro, ritrovamenti etruschi, ricordi di vecchie norme grammaticali latine e perfino racconti di mamme e zie alle prese con (l’arduo) tentativo di trovargli moglie.

Il tutto cadenzato da formule fisse, come nel miglior stile epico della tradizione, utili a sottolineare i passaggi da una tematica all’altra, o evidenziare la fine di un discorso. Ad esempio, la formula di asserzione era sempre “Capito, capito, capito” , mentre la formula conclusiva: “Morale della favola…“.

Morale della favola, iniziai a cambiare vagone quando vedevo dal finestrino che stava salendo sul treno, per evitare di intercettarlo!


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Cosa possiamo imparare da questa storia? 

Pur tuttavia, la fiaba che ci accompagna oggi è un’altra. Parliamo di comunicazione digitale, modi di porsi online, il galateo nell’era dei Social e della condivisione.
Come sempre, però, lo affrontiamo da un punto di vista diverso, prendendo in prestito qualche consiglio utile di comunicazione digitale dalle tanto amate fiabe della tradizione.

Dalle fiabe si può sempre imparare e chissà che qualche spunto non ci faccia comodo anche nella vita di tutti i giorni!

Imparare dalle fiabe 9 trucchi di comunicazione digitale

1) Cenerentola

La storia di Cenerentola la conosciamo tutti: fanciulla orfana schiavizzata dalla matrigna, ballo, principe, scarpetta. Ed è proprio la scarpetta quello che qui ci interessa, per poter affermare che:

Il comunicatore non fugge a mezzanotte!

Se ci tieni alla tua comunicazione digitale e vuoi mantenere buoni rapporti con chi ti segue, non puoi sparire abbandonando i tuoi lettori o utenti. 
Non ci si può permettere di fuggire nell’anonimato della nostra casetta da pulire, rimanendo nell’ombra e facendo finta che quella scarpetta non ci calzi. 
Abbiamo dei doveri nei confronti della nostra Community e fuggire senza preavviso non è considerato educato. 
Almeno, questo recita il Galateo Online!

2) Pinocchio

Indovinato già il consiglio di comunicazione digitale? Esatto: non mentire. 
Inutile fingere di essere chi non siamo, condividendo contenuti che non sentiamo nostri, prendendo in prestito filosofie che non appoggiamo. 
Se in un primo momento la tattica del Pinocchio-online potrà sembrare efficace, alla lunga non funzionerà e vi potrà portare all’effetto Cenerentola di cui parlavamo: fuggire, sparire nel nulla, e con gran disappunto del vostro pubblico!

3) Biancaneve

Anche in questo caso, isoliamo un segmento narrativo. Avete presente quando la Matrigna-Strega chiede allo specchio magico: 

Specchio, specchio delle  mie brame, chi è la più bella del reame?

La risposta era sempre quella: Biancaneve, mia regina!
Quel che mi domando allora è: perché continuare a porre quella domanda fastidiosa, se la risposta non ci piace?
A volte è meglio non sapere, anzi, nel nostro caso di applicazione della fiaba alla comunicazione online, è meglio non far sapere troppo.
C’è sempre qualcosa che è preferibile celare al pubblico, per il bene della propria strategia di comunicazione.
Non si tratta di mentire, stile Pinocchio, ma di omettere tutto ciò che non è strettamente connesso al proprio messaggio. 

Leggete qui un esempio di comunicazione web sbagliata,
che ha come protagonista il giornalista Massimo Gramellini

A proposito… lo sapevate che i Romani non conoscevano le staffe? Immaginate che buffe le ricostruzioni di Alberto Angela, quando un abile comandante doveva salire a cavallo!

4) Sherazade 

Stavolta prendiamo una fiaba tratta da “Le Mille e una notte“, l’affascinante raccolta araba che un giorno sogno di leggere integralmente. 
Quale miglior strategia comunicativa di quella di Sherazade? Raccontare una storia (ogni notte) per sopravvivere. 
Comunicare il proprio contenuto non basta, ma serve farlo in modo personale, interessante e accattivante. 
Prendete spunto dalla storia del “tipo del treno” e raccontate sempre qualcosa di voi o delle vostre esperienze!

5) Il gatto con gli stivali 

Siamo nell’ultima parte della storia, quella dove il gatto si scontra con il Mago cattivo, provocandolo a trasformarsi in una serie di animali disparata, fino al colpo di genio conclusivo: la trasformazione in topolino e… ZAC il gatto se lo mangia in un sol boccone. 

Che cosa possiamo imparare in quanto a comunicazione? L’arte dell’adulare. Ebbene sì, a volte essere suadenti e complimentosi ha i suoi vantaggi. 
Non vi sto invitando a tecniche avanzate di lecchinaggio (al bando, ora e sempre, la falsità!), ma di adottare strategie comunicative dolci e ben disposte verso il pubblico. 
Fate sentire coccolati e ben accetti i lettori, invitateli al confronto e al dialogo. 

Solo, ecco, alla fine di tutto ciò, evitate di papparveli in un sol boccone!

6) Il principe ranocchio 

O, se volete, “La bella e la bestia“. Cos’hanno in comune queste due fiabe? I personaggi principali non sono ciò che sembrano, o meglio, sono più di ciò che sembrano. 
Nel nostro modo di porci sul web, è importante non giocarci subito tutte le nostre carte: sveliamo a poco a poco ciò che siamo capaci di fare, quello che possiamo offrire ai lettori e le nostre qualità. 
Ciò renderà piacevole l’incontro con ogni nuovo contenuto, capace di apportare una ventata d’aria nuova e fresca agli utenti. 

7) Hansel e Gretel

Per ritrovare la via di casa, persi nel bosco, i due bambini seminarono lungo il tragitto pezzettini di mollica di pane.
Scelta assai sbagliata! Gli uccellini se le mangiarono tutte e i due si persero senza via di ritorno. 
Ciò ci indica che la via più facile non porta a risultati duraturi, né ci permetterà di ottenere ciò che vogliamo. 

Un altro insegnamento di comunicazione online che possiamo ricavare è l’importanza di non dar retta a chi ci attrae con facili premi (come la casetta di marzapane): i grandi obiettivi si raggiungono solo con impegno e fatica.

8) La gallina dalle uova d’oro

Vi ricordate il finale della fiaba? La gallina che faceva un uovo d’oro tutte le mattine viene aperta in due dal suo padrone, perché: 

Se fa un uovo d’oro ogni giorno, deve essere piena d’oro!

Invece il povero pennuto, dentro, si rivela uguale a tutte le altre galline. 
Ciò significa che, per partorire un uovo d’oro, un’idea brillante o un progetto ambizioso non serve essere geni, o avere qualcosa che agli altri manca. 
Anche i migliori modelli di comunicatori online sono esseri umani tali e quali a noi ed è per questo che non dobbiamo demoralizzarci: tutti possiamo diventare “grandi”, partendo da un comunissimo cervello e un grande cuore. 

9) Il gigante egoista 

Indovinato: la fiaba ci insegna a non essere egoisti. A essere generosi col nostro sapere e con i nostri utenti, ma anche con i nostri colleghi di comunicazione digitale
Condividete articoli, spunti, video e tutto ciò che è diffusione utile di sapere, senza paura di creare competizione o gelosie. 
Se i vostri contenuti sono validi e il vostro modo di comunicarli anche, non dovrete temere niente dal confronto, ma anzi ci sarà sempre da guadagnarci!

Inoltre la fiaba ci insegna anche un’altra cosa, alla base di moltissime storie della tradizione, ed è l’importanza di saper cambiare
Come dico sempre io (ok, non lo dico mai, ma lo penso sempre!):

Non devi cambiare, ma solo migliorarti!

Dobbiamo imparare dagli errori o dalle sviste, aggiustare il tiro anche nella comunicazione web, valutando la risposta del pubblico, le richieste esplicite o quelle silenziose, dobbiamo leggere tra le righe e accettare i suggerimenti. 
In questo modo un gigante egoista è riuscito a diventare buono e gentile, quindi figuriamoci quanta strada possiamo fare noi, meravigliosi e versatilissimi esseri umani! 😉

Qual è la 10° fiaba? Suggeriscila tu per commento!

Se ti viene in mente la decima storia da cui trarre una morale, scrivila per commento!
Potremmo ampliare questa mini-guida di spunti fiabeschi di comunicazione digitale

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La decima fiaba secondo…

 Nadi Zubi:

La decima fiaba? Peter Pan: la comunicazione ha bisogno di contenuti nuovi e freschi, di curiosità e di sentieri non battuti 

MariaChiara Rossetto

Il libro della giungla. Da questa storia ricaviamo due concetti:
1) la legge della giungla tanto antica quanto vera.
2) la forza del branco è nel lupo e la forza del lupo è nel branco.
Nella comunicazione digitale un’impresa deve saper diffondere i propri valori ed essere fedele al proprio Mission statement. Inoltre un brand può diventare punto di forza per i propri consumatori, ma possono essere anche loro stessi la forza per il brand.

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